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martedì 24 maggio 2016

Recensione Outlander 2x07 'Faith'


     Che dire... se mi dovessero chiedere di descrivere questa puntato con un solo aggettivo, il primo e l'unico che mi viene in mente è:


    I brividi iniziano praticamente da subito, non appena vediamo Claire e la piccola Bree nel futuro, una bambina stupenda con bellissimi capelli ramati... un salto temporale e ci ritroviamo a toccare con mano la disperazione.
     L'interpretazione di Caitriona come sempre, ma in special modo in questo episodio, è letteralmente da premio Oscar. Sembra di toccare il suo strazio con mano, le sue lacrime diventano le tue, e non puoi far altro che iniziare a provare un briciolo di quel dolore anche tu... Ti coinvolge completamente ed in maniera magistrale!


   Dolore... Dolore... e ancora dolore...  La disperazione per aver perso la sua bambina, l'amarezza per la promessa infranta da Jamie, la solitudine nella quale affronta la disperazione per questa ingiustizia immane. 
    La 'magica' guarigione di Claire per mano del maestro Raymond, il faticoso ritorno a casa, la scoperta della verità del piccolo Fergus, (altra interpretazione ineccepibile), un'avvicendarsi di eventi che mi hanno tenuta perennemente con gli occhi pieni di lacrime.


     La forza di Claire ci stupisce ancora, come una perfetta guerriera la forza di Claire ci stupisce ancora, indossa nuovamente l'armatura e torna sul campo. Altro momento molto bello e commuovente è quello con Madre Hildegard quando le chiede di intercedere per un'udienza al Re per trattare il rilascio di Jamie.
Se si tratta di sacrificare la mia virtù Madre, la aggiungerò alla lista delle cose che ho già perso a Parigi. 
   Ed eccoci all'incontro con il viscido Re Luigi XV, che almeno unitamente all'abilità di Mastro Raymond ci regala finalmente una gioia, assicurando la morte al Conte Saint Germain.


     A questo punto abbiamo già vissuto tante di quelle emozioni che la metà potrebbe bastare, e invece manca ancora la scena clou, il ritorno a casa di Jamie ed il confronto con Claire, nel quale lei esprime un mix molto contrastante di emozioni e sentimenti che vanno dal volersi accollare le colpe dell'accaduto al voler far sentire in colpa Jamie. 
    La durezza delle parole che utilizza, la descrizione della bambina fatta in modo da provocare ancor più dolore, la stangata finale con cui gli dice di essere stata con il Re per salvarlo, voleva fargli male!
Mo ghrahid. Chiesi il tuo perdono una volta e tu mi dicesti che non c'era niente da perdonare. La verità è che ti ho già perdonata molto prima di oggi, per questo e per qualsiasi cosa tu possa mai fare.

Il peso di ciò che è successo qui è troppo da poter essere sopportato da solo da qualcuno. L'unico modo in cui possiamo vivere con tutto ciò è sopportarlo insieme. 

E si ritorna in Scozia...

Alla prossima, e come sempre...




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