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martedì 11 aprile 2017

Recensione: Non ti resto a guardare, Vertigine #4 di Elisa Gentile


Aaren non gioca a sfidare il destino. 
Le sue notti sono scandite da incubi che lo trascinano all'Inferno e la rabbia lo obbliga ad allontanare ciò che di più bello ci possa essere nella sua vita: l'amore.
Si accontenta di qualcosa di irreale e spietato: Regina.
Qualcosa che non è suo. Qualcosa che lo sta uccidendo lentamente.

Vanessa è stata una bambina sfortunata tra i meno fortunati, prima di venire salvata. Ha conosciuto la fame, la sete, e per questo è diventata coraggiosa e non ha certo paura di sfidare il destino una volta ancora.
Non importa quanto dolore possa esserci dietro a quegli occhi neri: lei vuole Aaren. Lei vuole c'entrarci qualcosa, con lui

Lei vuole essere la sua tentazione.

Vanessa gli insegnerà l'amore. Vanessa gli insegnerà a sentirlo, prima di dirlo.

Aaren però non sa che la felicità, quando la si accarezza solo, può scivolare via dalle mani.
Stavolta non si tratta di sfidare il destino: stavolta si tratta di salvare la vita della donna che ama.



*Clicca sulla copertina per accedere alla recensione


     Cari lettori siamo arrivati al quarto volume della 'Vertigine Series' di Elisa Gentile ed è finalmente arrivato il turno di Aren, il fratello maggiore di Bia, che abbiamo imparato a conoscere gia nei primi volumi e che io personalmente avevo ansia di leggere. 
    Aaren ha 27 anni, ed è un laureando in medicina, ed è un uomo spezzato, profondamente prevato dalla tragedia che ha toccato sua sorella e tutta la sua famiglia. Un ragazzo in balia delle onde che trova conforto in una malsana relazione con la sua professoressa Regina Shepard, una donna fredda e spietata con un marito ed una figlia quattordicenne a casa che la aspettano. 

    Vanessa, che dire... una ragazza dall'apparenza normalissima ma che nasconde un segreto che pesa come un macigno sulle sue spalle, una bambina sfortunata tra i meno fortunati, una bambina che non ha avuto ne infanzia ne adolescenza perché troppo occupata a scampare alla vita crudele che è costretta a vivere. Una madre alle prese con la droga che si prostituisce per concedersi una dose, sino a quando una le è letale... un quartiere malfamato ed una bambina abbandonata a se stessa, una bambina a cui vengono strappati sogni e speranze, una bambina che non ha altra scelta se non quella di vendere il suo corpo per poter galleggiare nel mare della vita, sino al giorno in cui sulla sua strada appare la sua ancora, colui che la salverà e le donerà un futuro dignitoso ed una vita degna di essere vissuta.

    Cosa può aver previsto il destino per queste due anime perse? Un uomo che è lo spettro di se stesso, completamente perso e disilluso, ed una donna sola al mondo ed assetata d'amore. 
      Chi mi segue sa che non amo parlare delle storie nelle mie recensioni ma parlo dei personaggi e questi due ragazzi hanno tanto, tantissimo da darci, due caratteri così opposti riusciranno a trovare il loro anello di congiunzione? Chissà... Vanessa e Aren, una storia tutta da vivere...
Io non sono mai stata innamorata neppure della vita: questa è la prima volta che perdo lo sguardo su qualcuno e me ne innamoro totalmente. Cupido ci ha visto giusto con me, e ha pensato bene di piazzarmi davanti Aaren Tremblay per farmi ricredere e convincermi che, anche per una bimba sfortunata tra i meno fortunati, c’è qualcuno di importante in giro per il Mondo ad aspettarla. E, cavolo: a me ha lasciato il pezzo migliore di tutta l’asta.
   Come nel precedente romanzo della serie, vi sono capitoli narrati da altri personaggi, ed ovviamente ritroviamo Bia ed il suo mondo ormai vuoto e senza luce, Evan che pensa e spera di riuscire a colmare l'incavo che Bia ha al posto del cuore con il suo amore ed Aaren che sarà il prossimo protagonista della serie, cosa ci riserverà? Staremo a vedere.... 

P.S.: A me Trevor manca da moire, a voi?


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